Home > Approfondimenti > Patologie -> Riabilitazione del ginocchio: la corretta fisioterapia
Il dolore al ginocchio è tra i problemi ortopedici più comunemente riscontrati. Il ginocchio è una delle articolazioni più grandi del nostro corpo e comprende la tibia, il femore e la rotula, collocata nella parte anteriore del ginocchio. Il ginocchio è sostenuto da quattro legamenti. All’interno del ginocchio si trova il menisco, che funge da “ammortizzatore” dell’articolazione.
Il dolore al ginocchio può essere causato da traumi, lesioni o usura. Occasionalmente, si può verificare senza una ragione apparente. Il dolore al ginocchio spesso si associa a limitazioni funzionali che includono difficoltà a camminare, alzarsi o salire e scendere le scale.
Al momento della definizione di un piano terapeutico per la riabilitazione del ginocchio, è indispensabile una corretta diagnosi della causa sottostante il problema: solo in questo modo è possibile progettare un programma di esercizi o riabilitazione per il ginocchio. Il trattamento fisioterapico che sarà selezionato e/o il programma di esercizi per la riabilitazione del ginocchio devono essere infatti sempre sviluppati specificamente in funzione del quadro clinico del singolo paziente. Questo vale anche e soprattutto nei casi in cui la riabilitazione del ginocchio sia necessaria a seguito di un intervento chirurgico, per esempio dopo l’impianto di una protesi di ginocchio.
Le lesioni più comuni al ginocchio includono distorsioni, stiramenti, borsiti, lussazioni, fratture, lesioni del menisco e lesioni da usura.
Le lesioni al ginocchio sono generalmente causate da forti torsioni o da un colpo diretto, ad esempio praticando sport, o a causa di cadute o incidenti.
I fattori di rischio per questi infortuni includono un allenamento improprio, l’osteoporosi e la pratica di sport ad alto impatto che comportano improvvisi cambi di direzione.
Dolore e gonfiore al ginocchio sono i principali sintomi di una lesione. Per confermare una diagnosi di questo tipo è sempre necessaria un’accurata anamnesi seguita da un esame obiettivo. In alcuni casi possono essere necessari esami diagnostici, come una radiografia o una risonanza magnetica.
Il trattamento delle lesioni al ginocchio dipende dal tipo e dalla gravità della lesione e può comportare la terapia RICE (riposo, ghiaccio, compressione, elevazione), terapia fisica, immobilizzazione o, nei casi più gravi, un intervento chirurgico seguito da specifica riabilitazione funzionale.
Il ginocchio può fratturarsi in quattro punti: rotula, piatto tibiale, estremità distale del femore e testa del perone. A seconda del tipo di frattura e della gravità della stessa, il fisioterapista può sottoporre il paziente o ad una terapia conservativa o, nei casi più gravi, a una fisioterapia specifica che prepari ad un intervento chirurgico e che, dopo l’operazione, è finalizzata alla riabilitazione funzionale dell’articolazione. In entrambi i casi, il nostro staff elabora dei piani di trattamento personalizzati che comprendono tecniche di terapia manuale (come il massaggio e la mobilizzazione passiva) combinate a trattamenti strumentali ad alta tecnologia (ad esempio tecarterapia) e ad un piano di esercizi, spesso finalizzati al rafforzamento del ginocchio attraverso il recupero della massa muscolare che garantisce maggiore stabilità al ginocchio.
Le distorsioni del ginocchio sono piuttosto comuni e possono interessare uno qualsiasi dei 4 legamenti che tengono insieme l’articolazione (crociato anteriore, crociato posteriore, crociato mediale e crociato laterale). Le distorsioni sono un problema ricorrente dovuto al fatto che, per la sua conformazione, il ginocchio ruota in molti modi diversi; ad ogni buon conto, i legamenti mediamente più colpiti sono il legamento collaterale mediale e il crociato anteriore. La maggior parte delle persone che subisce una distorsione del ginocchio crede che, una volta che il dolore scompare, è possibile tornare alle normali attività. In realtà, la terapia fisica è l’unico modo per ottenere un pieno recupero da una distorsione al ginocchio.
Un programma di esercizi attentamente costruito e supervisionato non solo aiuta a rafforzare i legamenti che tengono insieme l’articolazione, ma rafforza anche i muscoli attorno all’articolazione, prevenendo lesioni future. Grazie all’intervento di un fisioterapista esperto, infatti, è possibile apprendere gli esercizi di rafforzamento adeguati a ripristinare il range di movimento, forza, equilibrio e propriocezione (la capacità di percepire dove si trova l’articolazione nello spazio).
L’osteocondrite dissecante è una malattia idiopatica, classificata in 4 gradi di gravità, che colpisce l’osso subcondrale e la cartilagine articolare e si associa a dolore, formazione di corpi liberi nell’articolazione e versamento articolare. Nei primi due gradi è possibile ricorrere alla sola terapia conservativa, i cui obiettivi sono: riduzione del dolore, favorire la riparazione della cartilagine e prevenire la degenerazione della superficie dell’articolazione del ginocchio. Non esiste un trattamento standard, ed il fisioterapista collabora con il medico fisiatra a stabilire il piano terapeutico più adatto al paziente. Nei casi in cui non è possibile evitare l’intervento chirurgico, saranno indispensabili 6-8 settimane di fisioterapia dopo l’operazione per facilitare la funzionalità e il recupero muscolare degli arti.
Uno degli aspetti più importanti dopo un intervento chirurgico al ginocchio è la riabilitazione port operatoria. Un corretto percorso riabilitativo è essenziale per trarre il massimo beneficio dall’intervento, anche quando si tratta di una riabilitazione post artroscopia, che è un intervento decisamente meno invasivo e comporta un diverso intervento rispetto, ad esempio, ad una riabilitazione post protesi di ginocchio. I pazienti di solito trascorrono dai tre ai cinque giorni in ospedale dopo aver subito un intervento chirurgico e iniziano la riabilitazione durante la degenza. Dopo aver lasciato l’ospedale, è fondamentale fare esercizio per recuperare forza e libertà di movimento. Il programma di terapia fisica, sempre personalizzato in base al tipo di intervento e alle esigenze del paziente, inizia di norma con esercizi delicati. L’esecuzione di una serie di esercizi di movimento, dopo l’intervento chirurgico (ad esempio a causa di ginocchio valgo), è particolarmente importante per evitare che il tessuto cicatriziale limiti la flessibilità del ginocchio.
Se hai subito un intervento di protesi del ginocchio, la riabilitazione è essenziale per poter sfruttare al meglio la nuova articolazione. La terapia fisica è una parte importante del processo di recupero poiché gli esercizi di riabilitazione aiutano a camminare, a salire le scale e a tornare più rapidamente alle normali attività della vita quotidiana. Molto spesso, è possibile iniziare il programma di terapia fisica già entro un giorno dall’operazione con l’obiettivo di rafforzare la gamba e ripristinare il movimento del ginocchio. Di norma, la fisioterapia per protesi di ginocchio va dalle 4 alle 6 settimane e prevede degli specifici esercizi di riabilitazione post protesi di ginocchio.
La riabilitazione del ginocchio dopo artroscopia, nonostante il diverso approccio chirurgico, segue gli stessi obiettivi che vengono perseguiti dopo un intervento chirurgico tradizionale: recupero di forza e range di movimento. La maggior parte dei pazienti è in grado di camminare normalmente senza tutore o stampelle entro un’ora circa dopo un’artroscopia e tornare a casa entro quattro ore dall’intervento poiché la maggior parte delle procedure così eseguite non modifica le principali parti strutturali portanti del ginocchio. Nonostante questo, è importante mantenere il ginocchio in movimento dopo l’artroscopia per scongiurare il rischio di deperimento muscolare e per migliorare il gonfiore che spesso segue all’intervento. Un fisioterapista esperto è in grado di valutare il programma più adeguato in funzione del tipo di intervento e degli esiti post operatori.
La riabilitazione dopo un intervento al menisco varia in funzione del tipo di operazione: l’intervento del fisioterapista sarà molto più significativo dopo una riparazione del menisco piuttosto che dopo una una meniscectomia parziale (rimozione della parte lacerata di menisco). Il tipo di programma riabilitativo necessario dopo l’intervento dipende da diversi fattori ma in linea di massima dopo una settimana è possibile rimuovere il tutore ed iniziare a regolare l’ampiezza di movimento del ginocchio. Dopo circa un mese, l’accento viene posto sul recupero della mobilità sebbene i pazienti debbano camminare con il ginocchio nel tutore. Entro tre o quattro mesi, se si è seguito scrupolosamente il piano riabilitativo predisposto dal fisioterapista, sarà possibile un completo ritorno alle attività, allo sport e alla competizione, senza limitazioni di movimento e senza l’uso di un tutore.
La riabilitazione del ginocchio, dopo una lesione del legamento crociato, si concentra sul recupero del range di movimento, sul rinforzo dei muscoli anteriori e posteriori di coscia, sulla propriocezione e stabilità dell’articolazione. La stimolazione elettrica neuromuscolare viene spesso combinata con l’esercizio, perché è più efficace nel migliorare la forza del quadricipite; in alcuni casi il fisioterapista potrebbe applicare anche il taping per fornire stabilità e incoraggiare la riduzione del gonfiore. Il percorso terapeutico più corretto vorrebbe un intervento fisioterapico ancor prima dell’intervento chirurgico, per ridurre il gonfiore, il dolore, e l’eventuale versamento articolare. Ciò aiuta anche a recuperare più velocemente mobilità e forza dopo l’intervento chirurgico. Ecco perché la terapia preoperatoria di norma incoraggia il rinforzo dei quadricipiti e dei muscoli posteriori della coscia e, se non c’è dolore, include anche esercizi di mobilità attiva. Dopo l’intervento, nella prima settimana si lavora per poter estendere completamente il ginocchio e per poter raggiungere i 70 gradi di flessione. Già da questo momento, e di norma per almeno 8 settimane, vengono effettuate mobilizzazioni multidirezionali della rotula insieme all’estensione passiva del ginocchio e la mobilizzazione passiva e attiva verso la flessione. Possono essere eseguiti esercizi di rafforzamento per il muscolo del polpaccio, i muscoli posteriori della coscia e il quadricipite. Più o meno intorno alla 5 settimana sarà possibile lavorare più precisamente sulla tonificazione dei muscoli posteriori della coscia e del quadricipite con esercizi ad intensità leggera che andrà via via aumentando. L’andamento dell’esercizio dipende dal dolore, dal gonfiore e dal controllo motorio del quadricipite. Gli esercizi di propriocezione e coordinazione possono iniziare se la forza generale è buona. Ciò include esercizi di equilibrio. Dopo 3 mesi, il paziente può passare a esercizi funzionali come correre e saltare. Man mano che gli esercizi propriocettivi e di coordinazione diventano più intensi, sono possibili cambi di direzione più rapidi. L’obiettivo finale è massimizzare la resistenza e la forza degli stabilizzatori del ginocchio, ottimizzare il controllo neuromuscolare con esercizi pliometrici e aggiungere gli esercizi specifici per lo sport che migliorano i riflessi artrocinetici per prevenire futuri traumi.
La fisioterapia per il ginocchio comporta una valutazione approfondita dell’intero arto, dall’estremità inferiore dall’anca al piede: solo in questo modo il fisioterapista può valutare il tipo di dolore e prescrivere i trattamenti giusti, inclusi gli esercizi per ridurre il dolore e migliorare la mobilità generale. La corretta localizzazione del dolore al ginocchio è importante per determinare quali strutture sono coinvolte e per garantire il trattamento adeguato. La visita iniziale è dunque molto importante per una corretta diagnosi e una corretta gestione del problema. Durante questa visita, il fisioterapista raccoglie informazioni sul problema, sui fattori aggravanti e allevianti e su qualsiasi storia medica passata che possa contribuire al problema generale. Dalle informazioni raccolte, viene condotto un esame mirato che può consistere in diverse fasi quali, ad esempio, la valutazione dell’andatura, la palpazione, la misurazione del range di movimento e della forza, la valutazione dell’equilibrio, misurazioni della circonferenza o del gonfiore e test specifici. Dopo che l’esame mirato è stato completato, il nostro team lavora con il paziente per iniziare il trattamento corretto: crediamo fermamente nell’importanza del coinvolgimento del paziente, affinché diventi parte attiva del suo stesso programma di riabilitazione del ginocchio. La collaborazione del paziente è importante per molti motivi, ma soprattutto perché spesso vengono prescritti esercizi per rafforzare e migliorare la mobilità del ginocchio a casa che devono essere eseguiti scrupolosamente poiché l’esercizio è uno strumento essenziale per curare il ginocchio. Il piano terapeutico può anche includere trattamenti strumentali come Ultrasuoni, Stimolazione elettrica, Taping kinesiologico o terapia manuale, a seconda del problema da gestire.
Come abbiamo visto finora, l’intervento di un fisioterapista esperto è essenziale nella riabilitazione del ginocchio: elabora un programma personalizzato in funzione del problema e delle specificità del paziente, redige un piano di esercizi di riabilitazione adeguati, assiste nel percorso di ripresa e può finanche istruire il paziente sulle migliori strategie per prevenire eventuali futuri infortuni. Nella predisposizione del piano terapeutico, non è possibile stabilire in anticipo se e quale trattamento sia migliore: sia la terapia manuale che i trattamenti strumentali hanno pro e contro e specificità uniche. Per questa ragione, i protocolli di recupero personalizzati molto spesso sono il risultato di un ragionato mix di entrambi gli approcci. Nel centro FisioLogic, tutti i nostri professionisti mirano al raggiungimento del massimo recupero funzionale nel minor tempo possibile attraverso piani personalizzati e trattamenti strumentali all’avanguardia che possano garantire un recupero rapido e duraturo. Per questa ragione, la nostra composizione di una seduta riabilitativa prevede un mix personalizzato di terapie fisiche, terapie manuali e trattamenti strumentali come, solo per citarne alcuni, tens, tecarterapia, elettrostimolazione ecc.
Tags: Esercizi per il benessere
Le nostre terapie innovative
Le nostre terapie innovative
Scopri il nostro
metodo e richiedi
un colloquio
Analisi e terapie
L'analisi dei disturbi e delle loro cause è il primo passo per comprendere il migliore percorso terapeutico per lenire il dolore nell'immediato e avviare un processo di autoguarigione del corpo sul lungo periodo.
6 Marzo 2023
Normalmente non associamo la fisioterapia alla gestione delle cicatrici post-chirurgiche, ma in realtà in diversi casi la terapia è utile.
scopri di più19 Gennaio 2023
La tendinite podalica è l'infiammazione o l'irritazione della struttura che collega il muscolo all’osso, spesso causata da un appoggio podalico scorretto. I tendini sono forti bandellette di tessuto connettivale che collegano i muscoli alle ossa.
scopri di piùDisclaimer: Gli articoli e gli approfondimenti che potrai trovare su questo sito hanno uno scopo divulgativo e devono guidare il paziente solamente per informarlo, ma non intendono sostituire il parere del proprio medico curante, di un Fisioterapista specializzato o di una figura medica abilitata. Fisio Logic non intende sostituirsi alla normale visita di uno specialista. Fisio Logic non detiene alcuna responsabilità, di tipo giuridico in quanto le informazioni hanno uno scopo divulgativo e vengono invitati gli utenti a consultarsi col proprio medico di fiducia prima di qualunque attività o prima di intraprendere delle cure.